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Mercedes CLA 200Cdi - Bella da vedere...piacevole da guidare

04.10.2013 18:35

Intro

- Con la nuova CLA la Mercedes apre la strada ad un nuovo segmento con l’obiettivo dichiarato di svecchiare in maniera profonda un marchio che per decenni è stato indissolubilmente legato all’idea di auto di assoluto prestigio, di elevato livello qualitativo, ma rivolto ad un target ampiamente over 40 (eccezion fatta per la piccola e da molti rimpianta classe A “old”).

- Si tratta, per altro, di un’operazione già attuata con straordinario ed inaspettato successo dalla nuova Classe A che, dopo pochi mesi dal lancio, si è subito imposta come regina del segmento C premium.

Design

- Ispirandosi in maniera netta alla bella linea della nuova CLS i designer Mercedes hanno effettuato per la CLA un deciso downsizing delle forme conseguendo un risultato particolarmente riuscito.

- L’auto, infatti, presenta una linea molto gradevole con un frontale aggressivo, dominato da marcate nervature sul cofano in stile muscle car e da un’ampia mascherina con effetto 3D in cui campeggia il logo del marchio. Inoltre, la conformazione del paraurti anteriore, con spoiler appena accennato ed evidente bombatura, amplifica ancor di più la sportività del design.

- Tuttavia, non mancano elementi raffinati che contribuiscono a conferire all’auto un tocco di eleganza, quali i gruppi ottici bixeno (a richiesta), le luci diurne a led, di grande impatto visivo, ed i finestrini privi di cornice in stile coupé, mutuati dalla sorella maggiore CLS.

- Come l’anteriore anche il posteriore è marcatamente sportivo, soprattutto, nella versione sport e, addirittura, al limite del tuning nella versione premium, sicuramente apprezzata dal pubblico giovanile.

- Infatti, la coda, non eccessivamente pronunciata, presenta uno spoiler discreto sul portellone, uno degli elementi che concorre allo straordinario coefficiente aerodinamico di 0,23. Sportivo anche il paraurti che ingloba due terminali di scarico trapezoidali, collocati alle estremità, che fanno presagire prestazioni mozzafiato.

Interni

- L’abitacolo ricalca in maniera fedele gli interni della più piccola classe A: la plancia, eccetto qualche piccolo dettaglio, risulta pressoché identica non solo nel design ma anche nella qualità dei materiali, non sempre in linea con gli elevati standard del marchio. Molto belli i sedili in pelle Artico, ancor più nella configurazione sportiva con poggiatesta integrati sia per l’anteriore sia per il posteriore.

- La console centrale è abbastanza razionale con comandi radio e telefono collocati nella zona centrale, sormontata da un display tablet molto futuristico. Scomodi, invece, i comandi della climatizzazione posizionati troppo in basso.

- Ampie, inoltre, le personalizzazioni delle funzioni della vettura tramite i comodi tasti al volante, visualizzabili all’interno del display centrale a colori, posizionato al centro del quadro strumenti, di grande effetto, che permette, tra l’altro, la visualizzazione delle indicazioni di percorso, navigatore, telefono, e radio.

Alla guida

- La nuova CLA contamina la tradizione Mercedes con l’adozione di soluzioni un tempo impensabili: innanzitutto, la trazione posteriore lascia il posto ad una più rassicurante ma, a mio avviso, noiosa trazione anteriore. In secondo luogo, il comfort di marcia, che da sempre contraddistingue la casa di Stoccarda, risulta corrotto da un assetto marcatamente sportivo che nell’uso urbano affatica non poco gli occupanti, soprattutto del divanetto posteriore.

- Si tratta di soluzioni indubbiamente ponderate che perseguono obiettivi precisi: riduzione dei costi di produzione, immissione sul mercato di un prodotto facile da guidare con velleità sportive in modo da conquistare un pubblico giovane.

- In effetti, sotto questo aspetto la CLA non delude affatto: in primo luogo, il guidatore può ritagliarsi in maniera sartoriale la posizione di guida più congeniale; il sedile, dalle molteplici regolazioni, permette, all’occorrenza, una seduta infossata che amplifica, senz’altro, la sensazione di controllo del mezzo, complice un volante dal diametro ridotto e sagomato in chiave sportiva, che offre una presa solida e piacevole.

- In marcia, fin dai primi chilometri, il telaio trasmette una grande sensazione di compattezza: pur mostrando di mal digerire le asperità del terreno gli ammortizzatori lavorano in discreto silenzio, anche se, talvolta, trasmettono ai passeggeri qualche scossone di troppo.

- Tuttavia, il rovescio della medaglia è che l’assetto sembra essere ben affilato: nella guida impegnata, l’auto si lascia spupazzare tra le curve con estrema facilità e grande sicurezza grazie ad un retrotreno che segue sempre fedelmente l’anteriore. Solo in caso di eccessiva esuberanza del “pilota” che, magari, irretito da un volante molto comunicativo e dal carico corposo ma, talvolta, “ballerino”, si lascia prendere il piede, l’auto manifesta un certo sottosterzo, subito contrastato da un Esp sempre vigile, per i miei gusti fin troppo premuroso.

- Sorprende in positivo l’impianto frenante, potente, molto ben modulabile, con un pedale bello corposo da azionare e dalla corsa ridotta e la rotondità di funzionamento del motore che spicca per silenziosità e briosità ai bassi regimi ma che, vuoi per l’“esigua” cavalleria, vuoi per il peso della vettura, fatica ad assecondare la “vena pulsante” del guidatore.

- Deludente, invece, il cambio doppia frizione non tanto nelle modalità automatiche in cui si apprezza per rapidità e logica di funzionamento quanto nella modalità “manuale” in cui manifesta un fastidiosissimo ritardo tra l’impulso trasmesso con i paddles e l’effettivo innesto del rapporto. Peccato davvero. Sotto questo aspetto il 7G plus risulta piuttosto indietro al veterano DSG di VW ed al più recente Zf 8 marce di BMW che, ricordiamo, è un “semplice” convertitore di coppia. Auspicabile, pertanto, un aggiornamento del software di gestione per eliminare o, quanto meno, ridurre tale sgradevole effetto.

- Globalmente, però, l’auto risulta molto valida, soddisfa pienamente la verve del guidatore al quale riesce a strappargli qualche compiaciuto sorrisino…se non altro per via dell’effetto “Guardami” che l’auto è in grado di suscitare nei passanti. Un gran bell’oggetto da aggiungere alla propria wish list.