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Peugeot Gti Experience - Il ritorno di un'icona

18.07.2013 12:07

Peugeot Gti Experience

 

- Da bambino ho avuto sempre un debole per le piccole sportivette: in particolare, la 205 gti 1.9 130 cv ha sempre esercitato un fascino particolare su di me tanto da appassionarmi al marchio Peugeot. Non a caso la mia prima auto è stata una 206 2.0 hdi xs che mi ha regalato grandi soddisfazioni in termini di divertimento di guida: mi piaceva molto la seduta infossata, il bel carico del volante con servoassistenza idraulica così come il corposo pedale del freno, quasi privo del fastidioso bit iniziale che affligge molte auto moderne. Unica pecca la frizione molto pesante che in città affaticava non poco il piede sinistro. In linea con la tradizione Peugeot anche la 206 sfoggiava un comportamento sbarazzino, piuttosto adrenalinico per via di un posteriore molto reattivo, non imbrigliato da nessun controllo di stabilità, all’epoca non ancora esistente.

 

- Tuttavia, le versioni pepate, GTI prima ed RC, poi, non hanno fatto breccia nel cuore degli appassioni del marchio del leone. Scarsissimo successo ha riscontrato la 207 Gti, probabilmente a causa di una linea non troppo riuscita ed un comportamento tutt’altro che dinamico, nonostante l’ottimo 1.6 THP sviluppato in collaborazione con BMW.

 

- Dunque, tenendo conto del recente passato, non proprio glorioso, la Peugeot ha cercato di rinverdire la storica sigla “Gti” rivisitando profondamente la nuova 208 in modo da riproporre (o quanto meno avvicinarsi) al puro piacere di guida garantito dall’antenata 205. L’obiettivo sembra essere stato raggiunto.

 

- Ho avuto modo di testare la nuova 208 Gti in occasione del bellissimo evento Peugeot Gti Experience, svoltosi lo scorso Maggio presso il Circuito Gianni De Luca di Airola (BN). Ad ogni partecipante è stata concessa la possibilità di effettuare, fiancheggiato da un esperto istruttore, tre/quattro giri su un circuito abbastanza tecnico, ricco di “S”, di curve strette e discreti rettilinei.

 

- Ebbene, durante la sessione in pista la 208 gti ha esibito una straordinaria reattività: complice il peso contenuto, l’auto si è lasciata condurre con estrema facilità mostrando un’agilità inaspettata e concedendosi qualche scodinzolio di troppo solo nelle brusche frenate, sottolineate dall’accensione delle 4 frecce d’emergenza. Ottima la taratura dell’Esp che “lascia fare”, tagliando potenza solo se si è frettolosi ed imprecisi nel dare gas in uscita di curva. Tuttavia, ho apprezzato a pieno il comportamento dinamico solo ad ESP disinserito quando nelle staccate più decise dovevo tenere a bada il retrotreno con lievi controsterzi oppure quando in uscita di curva dovevo dosare l’acceleratore per evitare di sottoporre ad atroce tortura gli pneumatici anteriori.

 

- L’auto, dunque, è risultata molto divertente: ottima la seduta lievemente infossata, stupendo il volante di diametro ridotto, dal bel design, e dall’impugnatura sportiva, dotato di estrema precisione e di ottimo carico, potente la frenata, modulabile, dal mordente vispo, con un pedale dalla corsa non eccessiva ma dal carico leggerino. Molto ben manovrabile il cambio, dagli innesti lievemente contrastati ma precisi, ben adatti alla guida impegnata, ma dalla escursione della leva non proprio ridotta.

 

- Il motore è uno dei punti di forza dell’auto: si tratta di un 1.6 THP da 200 cv. In pista ho avuto modo di spremerlo a dovere grazie alla complicità dell’istruttore che mi invogliava a spingere: ciò che mi ha sorpreso è stata l’attitudine a girare piuttosto alto; si è comportato più da aspirato che da turbo vero e proprio tant’è che sotto i 3500 giri risultava piuttosto pigro. A partire dai 4000 giri, invece, la spinta diveniva molto più corposa con un allungo notevole quasi fino a limitatore, accompagnata da un sound che, nonostante il parere di molti, ho trovato adeguato alla vettura, presente, mai fastidioso.

 

- In conclusione, la nuova 208 Gti mi è piaciuta moltissimo: ha un design sportivo senza scadere nel Tuning style, un comportamento dinamico piacevolissimo, garantito da un comparto motore – telaio molto valido. Il tutto ad un prezzo assolutamente concorrenziale.

 

PS: tra le note dolenti segnalo la profonda difficoltà nel leggere le informazioni di bordo all’interno del quadro strumenti il che, anche in pista, mi ha costretto spesso a sollevare le spalle dallo schienale per osservare, ad esempio, la velocità ed il numero dei giri.