Stamattina ho avuto in
comodato d’uso una stupenda 118d nera, riccamente dotata. Non vedevo l’ora di
saggiare le qualità dinamiche della serie 1, già ampiamente apprezzate sulla
120d qualche annetto fa. Andando controcorrente inizierò ad esporre,
argomentando in maniera esaustiva e chiara (almeno, questo è il proposito) ciò
che non mi ha convito.
Innanzitutto, sono rimasto deluso dall’assetto: avevo sì sentito pareri, piuttosto risentiti, relativi all’eccessiva morbidezza d’assetto della nuova serie 1, ma, sinceramente, mai mi sarei aspettato un’impostazione così turistica. L’auto in prova non era dotata né di assetto sportivo ribassato di 10mm né tanto meno delle sospensioni adattive. Fatta questa premessa, nel tragitto autostradale concessionaria/casa subito è emerso un assetto “mollaccioso”, molto efficace, per carità, ad assorbire le varie asperità della strada, ma, a mio avviso, troppo troppo cedevole, con un evidente effetto “barca” poco piacevole. Inoltre, la risposta degli ammortizzatori posteriori sulle giunture autostradali era secca, quindi, dissonante rispetto all’impostazione comfort scelta dai tecnici Bmw.
Altra grande delusione è derivata dalla taratura della servoassistenza del volante: anche nella modalità sport il volante non acquista quel carico corposo che ti mette in diretta comunicazione con l’avantreno; in sostanza, risulta sempre troppo leggero e, cosa ancor più grave, molto evanescente, poco comunicativo, con un punto “0” troppo marcato, in sostanza, poco diretto. Non vorrei far risentire qualcuno, ma mi è piaciuto molto ma molto di più il comando della nuova Cooper che ho guidato di recente, che si è distinto per carico, precisione, comunicabilità, prontezza. Devo ammettere, però, che sulla 120d che provai non riscontrai la stessa noia.
Un’auto che vuole trasmettere un certo piacere di guida non può, a mio avviso, prescindere da un ottimo cambio manuale o automatico che sia: il manuale di cui era dotata la vettura in prova mi è piaciuto molto per gli innesti precisi, per l’escursione della leva non eccessiva, per le ridotte dimensioni della stessa, ma mi ha deluso sotto il profilo della manovrabilità: troppo duro da azionare, con innesti troppo contrastati, il che alla lunga rende un tantino stancante la guida. Inoltre, ho notato che la leva vibra quando è in qualsiasi posizione del selettore come si trattasse di una comune utilitaria. Poggiando sul cambio la mano, la vibrazione è ben avvertibile.
Altra piccola annotazione riguarda lo start&stop: ho riscontrato un eccessivo scuotimento trasmesso dal motore all’abitacolo sia quando il sistema interviene a spegnere il propulsore sia quando lo riattiva. In questo caso, il tastino di disattivazione del sistema sarà senz’altro d’aiuto.
Enunciati i “piccoli” difettucci da me evidenziati, veniamo ai pregi: in primo luogo, devo ammettere che, sarà che ormai l’occhio si è abituato, la linea dell’auto mi garba tanto, soprattutto, col pacchetto sport o, meglio ancora, M, che rende davvero “cattivo” il frontale. Anche gli interni, anche se piuttosto minimali, li ho graditi molto.
Bocciato l’assetto, ho apprezzato moltissimo l’impianto frenante che si è distinto per potenza, modulabilità, prontezza. Inoltre, il feedback restituito dal pedale del freno è molto molto piacevole: innanzitutto, “attacca subito”, manca quel “bit” iniziale che affligge moltissime vetture, anche di impronta sportiva. Inoltre, peculiarità fondamentale che concorre al piacere di guida, il pedale presenta un carico molto consistente; è un pedale che va pestato con decisione per ottenere splendide “staccate”; per giunta, l’intervento dell’abs mi è sembrato molto ben tarato, testato su fondo bagnato.
Sono rimasto piacevolmente colpito dal motore: sinceramente, i 143 cv della 118d mi sembravano pochini per soddisfare la mia indole corsaiola, ma devo ammettere che, se si vuole contenere i costi di gestione e non si bada alle prestazioni, sono più che sufficienti per divertirsi. Il motore è molto brillante: mi ha stupito soprattutto la prontezza con cui risponde all’acceleratore, molto gratificante, a patto di non essere sotto coppia, ovviamente. Il tiro è gradevolissimo e, devo dire, che è possibile godere di un certo allungo che, chiaramente, man mano che ci si avvicina ai 4000 giri, perde di smalto. Come dicevo, però, il motore soffre di “manie di protagonismo” in quanto la sua presenza si percepisce in modo fastidioso al suo avvio e spegnimento e quando gli si tira il collo.
Nonostante, come detto, per molti aspetti, a sorpresa, l’auto non mi abbia convinto, l’ho trovata, tuttavia, divertentissima da guidare grazie all’impostazione della seduta veramente azzeccata, con gambe distese e sedere ben infossato, a pochi centimetri dal pavimento, e volante verticale dall’impugnatura, a dire il vero, non molto gradevole (ben altra cosa il volante M). Il piacere di guida è garantito dalla trazione posteriore: non c’è niente da fare, la trazione “dietro” è tutta un’altra cosa. Ho avuto per tre anni una Scirocco R a trazione anteriore, ma le emozioni che mi ha trasmesso alla guida questa 118d sono state veramente forti. La guida è piacevolmente adrenalinica, ancora di più, su fondi viscidi o bagnati che sono stati, ahimè, causa maltempo, compagni fedeli della mia prova. Tuttavia, mi hanno fatto capire che cosa significhi guidare. L’auto, per via della sua natura, tende a scodare se non si dosa correttamente l’acceleratore e l’angolo volante: mi sono concesso delle scodatine niente male, sempre sapientemente controllate dall’esp. Tuttavia, sarà che ho avuto molto timore reverenziale, sarà che non sono abituato al tipo di trazione, al ritorno in autostrada, su asfalto non drenante, ho dovuto moderare l’andatura, diciamo che procedevo intorno ai 100; causa, soprattutto, lo sterzo poco comunicativo, non riuscivo a “sentirla” nelle mie mani, sembrava che procedesse sulle uova… le varie scodatine, evidentemente, mi avevano suggestionato.
Comunque, a parte tutto, mi sono stra - divertito a guidare questa serie 1. Tuttavia, se la dovessi consigliare ad un amico dalle velleità corsaiole, sicuramente, gli imporrei di attingere alla lista optional per “sportizzare” il comparto sospensioni/volante. Pertanto, gli suggerirei di montare assolutamente il pacchetto M con assetto adattivo e il volante con servoassistenza sportiva.